Cosa succede se le vacanze sono state un completo disastro?
Ovviamente bisognerà in primo luogo valutare se si è trattato di palese inadempimento contrattuale da parte di chi ci ha venduto il viaggio oppure di una nostra responsabilità o ancora di eventi sfortunati e imprevedibili.
Se si tratta di inadempimento, ci sarà il diritto di ottenere non soltanto il rimborso dei costi sostenuti, ma anche il risarcimento per il tempo perso e per l’irripetibilità dell’occasione mancata, nonché per la delusione e lo stress subiti.
Chi ne risponde?
In caso di inadempienza tenuti al risarcimento saranno chi ha organizzato il viaggio nonché l'intermediario che ha venduto il pacchetto turistico ovviamente a meno che la vacanza non sia stata rovinata dal consumatore stesso o dipenda da un fatto imprevedibile e inevitabile commesso da un terzo o sia derivato da forza maggiore.
Il risarcimento del danno da vacanza rovinata deve essere, quindi, domandato direttamente all’agenzia o al tour operator che ha venduto il pacchetto (non ad esempio all'armatore o al gestore dell’albergo): sarà poi l'agenzia, o il tour operator, anche tramite l’assicurazione, a rivalersi su questi soggetti.
L'art. 43, comma 2, del codice del consumo considera come inesatto adempimento anche la difformità degli standard qualitativi dei servizi promessi o pubblicizzati
Quando ho diritto ad un risarcimento?
Naturalmente non tutti i disagi possono essere risarciti ma solo quelli che superino una soglia minima di tolleranza ex art. 1455 c.c. secondo la valutazione del giudice di merito.
Non sarà necessario provare lo stress subito ma soltanto indicare gli elementi dell'esistenza e dell'entità del pregiudizio sofferto.
Che cosa posso fare?
Nel caso in cui il reclamo e l'attività stragiudiziale non portassero risultati, sarà possibile adire direttamente il Tribunale o il Giudice di Pace (nel caso di danno inferiore a 5.000,00 Euro) non essendo necessaria la mediazione.
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